Bobby Soul

plays that funky music

15 Aprile – Presto tutte le foto della presentazione dell’album alla Claque. La parola ad Andrea “Harpo” Giannoni

Foto Chiara Saitta

Bobby Soul ha un dito appoggiato sulla croce nel mio braccio e Canta.Qualche cosa ci lega ,perchè ci vuole strappare quella carne morta che ci fa ammalare il cuore,noi siamo privilegiati,dico io e Alberto,perchè riusciamo a soffiare e a cantare dei demoni dei vichi,riusciamo a cantare i blues senza cotenna,senza grasso morto che cola.Come spesso succede a noi gli Angeli custodi sono negati perchè un predicatore cugino di Son House non ci ha mai visto in ginocchio davanti ad un brandello di poesia,e per questa grave malefatta ci ha condannati a vedere le cose,a cantare le cose storte,quelle che di notte piegano le grucce negli armadi e annodano le maniche degli abiti,strappano le fotografie di tua Madre e di tuo Padre,fanno avvizzire i fiori sulle tombe degli amici,spegnendo al mondo il ricordo,cose che portano via il cuore.In cambio ci lasciano cantare e suonare in maniera sobria e disperata,del resto un Cantante sobrio non puo’ raccontare le vite degli altri,puo’ imitarle…ma non e’ roba per noi,per me,per Bobby,per MARCELLO MILANESE l’uomo della Legge ,per tutta l’orchestra che questa notte ha suonato e bruciato letame d’anima. AlESSIO CAORSI, MANOUCHE,ZAZA,MASSIMO TAROZZI E ALBERTO PARODI.Rincorrere i camini che luccicano,mentre in fondo alla sala si intravede l’ombra di CHESTER BURNETT che ci osserva e ci benedice uno per uno con i movimenti del suo corpo,e noi che siamo marionette di ossa ,impariamo ancora a predicare carne e sentimenti inversi,perchè chi suona e pratica i sortilegi non si rende conto che alla fine di ogni serata molto di quello che ci possedeva e’ andato perduto,passato a chi sa ascoltare,a chi sa lasciarsi andare,passato a quelli che non ci sono,che non ci sono mai stati ,quei nomi che stanno sulle spalle degli ombrari,tutte quelle cose che ci vengono in mente,quando torniamo a casa dopo un concerto,da un posto qualsiasi molto lontano dal paradiso. Io e BOBBY,probabilmente ci siamo cercati ,ci siamo guardati bene in faccia e abbiamo deciso di volerci bene,per questo quando suoniamo insieme vediamo qualcosa di noi fuggire e possedere quello che rimane sul palco ,padroni o profeti o semplicemente nati inversi e schiavi di una carne bollente e arcana.Per questo l’altra sera mentre cantava ha appoggiato il suo dito nella mia croce e da li ho capito che nessuno ci fara’ammalare il cuore ,finche’ questa strada dei palchi ci restera’ nelle gambe. Ringrazio ancora tutti per la calorosa dimostrazione di affetto,prima di tutto verso Bobby e poi su di noi che siamo la sua orchestra.Ringrazio e bacio la mia ROSSA che nonostante sappia come sono,sopporta quello che non sono in realta’,ma vederla a bordo palco mi fa sempre andare via il cuore