Bobby Soul

plays that funky music

4 Marzo – Il racconto del ritorno dei Gastoni! Quaalude

“Trovare il locale è già un’ impresa, un portone verde anonimo accanto all ingresso di una scuola…ti fa dubitare di essere nel posto giusto… Il portone, se lo muovi fa un rumore strano, ma quasi famigliare…inizia una scala buia..e poi un’ altra e un’ altra ancora..scendi verso il mare… la sensazione è di aver sbagliato qualcosa… ma poi un’ altra porta…le pareti nere, le scritte famigliari…qualche poster e mick jagger da giovane che fa tanta tenerezza… Nell’ ingresso trionfa un divieto di fumo mai così poco utile alla bisogna… il pavimento è nero e consumato…tutto sembra provvisorio…il palco troppo piccolo.. lo spazio troppo insufficiente per qualsiasi cosa… Intanto si fanno le 1 e 30… la band prova e scherza, si divertono… Bobby si fa un altro bicchiere e una sigaretta… poi arriva anche Angelino…che già gli girano i coglioni perchè nessuno ha fatto una minchia…e si mette a disporre sgabelli quasi tirandoli qua e la.. e si infila su nel gabbiotto a gestire manopole, luci e volumi… non ho nemmeno il coraggio di salutarlo…sarà per un altra volta…dopo tutte le birre che gli ho spillato ai concerti estivi del porto antico lo vedo nel suo ambiente…sembra un altro… ma la musica ce l’ha dentro e si vede… verso le due arriva un po’ di gente, sembrano anime perse sbucate da chissà dove… il bar si anima… il mojto si spreca… le cannucce ballano nelle mani di tutti i presenti…la musica parte.. e tutti si muovono… qualcuno sembra ballare da solo preso da se stesso…come se intorno non ci fosse nessuno. Si inzia senza quasi accorgersene…la musica sembra di un altro paese, la voce sembra di un altra persona…e ti prende.. ti trascina…ti accompagna in un viaggio… all’ indietro…verso il funk, il soul… il rithm & blues… e quello che ti pare… Tutti suonano col sorriso… e lui canta… balla, ride, scherza…. come in una casa di amici..e lo è… Si fanno le 4 di mattina..
Angelino è ancora lassù per qualche altro pezzo scelto da lui e non a caso. Vado mentre ballano ancora…e bevono e fumano… uno sta su una panca appoggiato ad un braccio in posizione innaturale… tutto sembra innaturale..come trovarsi li in mezzo solo per quella grande passione che si chiama musica…e li è musica vera… sembra quasi di trovarsi in qualche luogo sperduto dell Inghilterra degli anni ’70…. e forse ci siamo e non ce ne siamo accorti..
grazie”
WALTER BIELLI